‘NDRANGHETA: partita la “Lunga marcia della Memoria” – Blog degli Amici di Pino Masciari

‘NDRANGHETA: partita la “Lunga marcia della Memoria”

Commenti

  1. cristinaaa ha detto:

    complimenti agli organizzatori della “lunga marcia della memoria” Penso che sia una bellissima iniziativa!

  2. Alcy ha detto:

    Mai smettere di marciare lungo il cammino della legalità. Solo puntando sempre dritti alla meta il traguardo si fa raggiungibile: basta volerlo!
    Un saluto ai Masciari e a tutti quelli che li hanno nel cuore!

  3. Rosa ha detto:

    Parto per le vacanze quindi per qualche giorno non potrò aggiornarmi..spero di trovare buone notizie al mio rientro.
    Intanto buone vacanze a tutti! Soprattutto alla famiglia Masciari, che spero possa godere di qualche giorno di tranquillità!
    A presto

  4. Arturo Francesco ha detto:

    La Marcia della Memoria . Il nome di questo evento contiene due parole importanti. “Marcia”, cammino. Una parola che  indica movimento,  azione. Concetto fondamentale in luoghi dove, , al contrario, impera l’idea che la cosa migliore da fare è “il non fare”. L ‘immobilismo fatalista, l’attesa di qualcosa di cui non si è mai protagonisti compiuti; vittime o complici, a seconda di quello che il destino riserva, quasi  fosse la parte assegnata a ciascuno da una divinità capriocciosa.  Immobilismo che significa anche scansare da sè la responsabilità di  eventi e situazioni sociali che hanno minato nel profondo il destino di luoghi e comunità. Che ci si metta in movimento, che si marci contro quello che è il cancro vero del nostro paese, la criminalità organizzata e la politica collusa, diventa allora una immagine ed un gesto forte: significa “fare qualcosa”, significa opporsi al silenzio, smettere di essere figure passive e acquiescenti ai voleri di un potere oscuro, ma ben noto, che domina le comunità.                                                                                                               Memoria: la memoria è un concetto strano in questo paese , e a maggior ragione nelle terre del Sud, in Calabria. L’offesa personale, lo sgarro, l’inimicizia dovuta a mancanze che altrove sarebbero ritenute irrilevanti,  non viene mai cancellata sino ad diventare patrimonio di vendette; odio crudele da tramandare e perpetrare. L e faide sanguinose che si sono succedute in quelle terre, a volte originate da pretesti di poco conto, sono a dimostrarlo. Ma l’offesa quotidiana arrecata alla gente e ai luoghi di quella terra scivolano senza lasciare traccia.  Quotidianamente si distruggono   luoghi e destini di genti. La speculazione distrugge il territorio; la crimininalità e la mala-politica depredano le ricchezze che dovrebbero essere utilizzate per lo sviluppo sano di quelle regioni, costringendo all’emigrazione, alla “sparizione” di intere generazioni, come Francesco Saverio Alessio ed Emiliano Morrone hanno scritto nel loro libro-inchiesta “La Società Sparente”. E’ quanto avvenuto in passato ma è quanto continua ad avvenire , per un disegno crudele e “logico”,  anche ai nostri giorni. Ma tutto questo pare, come già detto, non lasciare traccia: pare che ci si dimentichi presto di tutto e di tutti,  dei morti e dei vivi! E il potere , quello vero e crudele che regna in quelle terre, continua  a dominare, forte di un silenzio e di una immobilità che paiono complici ad un sistema che sceglie , con la crudeltà degli antichi despoti, coloro che devono emergere-sopravvivere, perchè utili al “sistema” stesso, e  coloro che, al contrario, devono soccombere-affondare in quanto pericolosi, diversi,  estranei a quel sistema.   Oggi è il 19 luglio , anniversario dela strage di Via d’Amelio nella quale morirono , vennero uccisi, il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta: Agostino Catalano (caposcorta), Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Anche a Palermo, già ieri e anche oggi , si marcerà per pretendere la verità su quella strage che ha assunto valore emblematico dell’abisso morale in cui questo paese pare essere scivolato.                                                                                                                Un abbraccio a Pino, a Marisa , ad Ottavia e a Francesco. E un saluto a tutti coloro che si mettono in marcia, nella loro vita, per agire ricordando coloro che hanno dato la vita per i valori della legalità e della Giustizia. Agiamo e non dimentichiamo: la Marcia della Memoria.
    Arturo Francesco Masciari

  5. cristinaaa ha detto:

    anch’io parto per le vacanze e per qualche giorno non penso che riuscirò a connettermi ad internet. Buone vacanze a tutti!
    un caro abbraccio ai Masciari
    cristina

  6. Anna ha detto:

    …..vi penso…Con immensa voglia di vedervi ..a presto ..per ritrovarsi verso quella strada che porta alla LIBERTA’…con voi Anna