Attestato a Pino Masciari, imprenditore che fa onore all’Italia – Blog degli Amici di Pino Masciari

Attestato a Pino Masciari, imprenditore che fa onore all’Italia

Commenti

  1. Rino Coccimiglio ha detto:

    Il resoconto pubblicato sul Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Catanzaro, a cura di Francesco, che ha puntualmente descritto e fatto rivivere le emozioni di sempre.

    Ieri pomeriggio, 19 gennaio 2009, Rino ed io ci rechiamo alle 16.00 all’ hotel dove Pino risiede, prima di spostarci nella vicina Soveria Mannelli, per la consegna a Pino di un riconoscimento dalla locale amministrazione comunale. Appena giunti veniamo fermati dalla scorta nella hall per un controllo,ma diciamo di essere attesi e mostriamo con una punta di orgoglio la maglietta degli “amici di Pino Masciari” che abbiamo indossato sotto il piumino in questa fredda giornata d’inverno; ci lasciano passare e ci spostiamo verso la zona dove Pino sta rilasciando un’intervista alla TV nazionale svizzera, ci saluta con il pollice rivolto in su mentre continua l’intervista, dal tono delle sue parole intuiamo che è lucido e determinato come sempre, forse per il fatto di essere nella sua terra, lo è ancora di più!!
    Terminata l’intervista ci viene incontro salutandoci con entusiasmo e affetto che ricambiamo. Pianifichiamo le operazioni da effettuare, mi consegna la sua telecamera che riprenderà il convegno e il suo intervento, che saranno resi visibili sul suo blog, mentre si accorda con Rino per le foto. Lo seguiamo insieme alla scorta in camera per un veloce cambio d’abito, scherziamo e ridiamo, dopo di che ripartiamo per coprire quei pochi chilometri che ci separano dal comune di Soveria, dove si svolgerà il convegno. Arriviamo puntuali, ma aspettiamo circa un’ora perché non è ancora arrivato il presidente della provincia di Catanzaro, nel frattempo Pino si intrattiene con gli ufficiali delle forze dell’ordine che gli chiedono maggiori delucidazioni sulla sua vicenda. Finalmente il presidente della provincia arriva, si può iniziare il convegno, a prendere la parola è il sindaco che dopo le presentazioni passa la parola al professore Mario Caligiuri, docente di comunicazione ed ex sindaco di Soveria Mannelli. Caligiuri ci presenta i premiati della serata, il primo è un cittadino di Soveria emigrato in giovane età in Canada, dove ha fatto fortuna diventando uno degli imprenditori più in vista del paese nordamericano. Discorso nostalgico……applausi…….consegna del premio.
    Finalmente viene chiamato sullo scranno del sindaco Pino Masciari, consegna del premio, foto di rito. Intuisco dall’espressioni distratte dei presenti, che poco o nulla si conosce della vicenda della famiglia Masciari , nonostante i preamboli delle varie autorità presenti, il pubblico accalcato dietro i banchi del consiglio comunale, non si rende conto dell’odissea che questa famiglia da più di dodici anni sta vivendo. Viene data la parola a Pino, il tono è subito deciso, incalzante, la narrazione della sua vicenda, della vicenda dell’imprenditore Pino Masciari è chiara, l’attenzione è massima, il silenzio dell’aula è totale, gli sguardi delle personalità invitate e del pubblico sono attoniti, le parole di Pino fanno breccia, lo sgomento è evidente, l’aria nella sala è grigia e pesante……..quasi palpabile, come se il racconto avesse materializzato per evocazione, quell’entità presente sul territorio che sta distruggendo le speranze della terra di Calabria, quell’entità maligna che si chiama ‘ndrangheta, fatta di commistioni politico-mafiose a cui Pino si è ribellato con coraggio e determinazione. Il pathos aumenta, ormai ci si rende conto delle sofferenze patite da Pino e dalla sua famiglia, che improvvisamente dichiara che per realizzare un reale cambiamento bisogna “cancellare la mafia che è dentro di noi” un attimo di imbarazzo dei presenti, qualche leggera rimostranza nel pubblico immediatamente “autosedata” da un rigurgito di dignità, forse perché è chiaro che ci si riferisce a quel fenomeno di “ignavia” che non può più essere scusato ma va interpretato come silenzio-assenso alla mentalità mafiosa. Ora Pino parla di sua madre, scomparsa il 4 di gennaio scorso e che ha potuto vedere solamente di sfuggita e soltanto tre volte (di cui una al capezzale) in questi lunghi anni di esilio forzato. La commozione è grande, si prende totale consapevolezza delle sofferenze subite, il mio sguardo si abbassa, dopo un breve momento mi giro verso Rino, lui invece supera la commozione, ha più volte ascoltato Pino dal vivo e si ritrova con sguardo inquisitorio e fiero verso quei politici, quasi a voler dire: “E voi ora cosa fate? Cosa siete disposti a rischiare?”
    Scroscio di applausi, discorsi di solidarietà da parte dei politici, ma noto nelle loro parole più la prevalenza di un intento autoassolutorio e che non dia adito a fraintendimenti, che veri e propri intenti o proposte di risoluzione fattive della vicenda Masciari.
    Al termine una ragazza in lacrime si avvicina a Pino gli stringe le mani e dall’alto della sua commozione gli dice “Sono con lei, lei non è solo, mi creda”, Pino sorride, l’abbraccia.
    Si è fatto tardi, salutiamo Pino, ci accordiamo sul da farsi per altre iniziative e mentre rientriamo a Catanzaro, Rino ed io pensiamo al fatto che stiamo tornando a casa, la nostra casa, vicino ai nostri affetti, dormiremo nel nostro letto, e ci rendiamo conto che per la famiglia Masciari non sarà così. Allora la rabbia si alterna con la voglia di giustizia, ci consola il fatto che quella ragazza in lacrime davanti a Pino questa sera, probabilmente avrà lo stesso pensiero…………….chissà se lo avranno anche le autorità ed i politici che erano presenti ieri!!

    Saluti a tutti

    Rino

  2. chiara ha detto:

    Caro Pino,
    chi conosce la tua storia, chi sente il suono delle tue parole, chi vede la tenacia nei tuoi occhi e percepisce la tua immancabile forza e l’unione della tua famiglia, non può non rimanere partecipe della tua vita, non può tornare a casa facendo finta di nulla, non può non pensare che ogni pezzo di libertà è suo grazie a te, non può voltarsi dall’altra parte senza sentire la necessità di cambiare le cose.
    La vostra storia Pino ti entra nell’anima e ti migliora la vita, spingendoti ogni giorno come dici tu a liberarci della mafia che è in ognuno.
    Tanti passi avanti facciamo insieme grande famiglia Masciari!!!!
    Vi mando un grande bacio Pino Marisa Ottavia e Francesco!
    Chiara

  3. Denise ha detto:

    Un abbraccio caro Pino, anche a Marisa Otta e Fra!
    Sono con voi e vi penso molto! A presto!!
    Denise

  4. Davide ha detto:

    Anche se amaramente, non mi stupisce troppo che non ci siano troppi riconoscimenti nei tuoi confronti in Calabria.
    Il motivo principale potrebbe risalire alla presenza della criminalità organizzata nelle istituzioni, ormai fatto risaputo e tradizione ben radicata, o comunque l’atteggiamento che le amministrazioni devono avere verso certi personaggi, i quali troverebbero la tua premiazione un affronto…
    Ma non credo che questo possa impedire ai singoli cittadini di pensare, di bruciare dentro, di esserti riconoscente e desiderare di diventare coraggioso come te… ma solo un desiderio, perché il singolo non può niente fintanto che non si accorge che le masse sono formate da tanti “singoli”…
    Ci sono le eccezioni e, in quanto tali, pagano lo scotto di dover stare lontane dalla loro terra, dai loro affetti.

    Sono romagnolo, non so nulla della Calabria, ma mi vedo nella mia incapacità di cambiare l’Italia ed immagino che i cittadini calabresi possano vivere qualcosa di simile…
    Io coraggio non ne ho. Credo.

    Un abbraccio,
    Davide

  5. susanna ambivero ha detto:

    Sei un uomo eccezionale Pino!
    Già era conosciuto il tuo enorme impegno verso la giustizia giusta … assolutamente dovuto anche riconoscere le capacità dell’imprenditore Masciari.
    In maniera “inusuale” rispetto a come si pensa abitualmente ma dimostrari di non essere solo un uomo retto ma anche un uomo che lavora, sa lavorare e vuole lavorare. 
    Con grande stima
    Susanna