«I miei anni di vita fantasma» – Blog degli Amici di Pino Masciari

«I miei anni di vita fantasma»

Commenti

  1. andrea da catania ha detto:

    Egregio Signor Pino Masciari non conoscevo la sua storia e quella della sua famiglia (a conferma di quanto l’informazione in italia sia efficace per le cose che contano) e leggendo l’articolo mi sono sentito profondamente partecipe delle sue disavventure che originano da un comportamento onesto e corretto che in uno stato disonesto e scorretto come l’Italia diventa, gioco forza, un comportamento EROICO.
    Le voglio manifestare il mio apprezzamento profondo per quello che ha fatto e che fa per questo paese e per tutti gli italiani onesti che le sono vicini. Con il suo comportamento lei SVERGOGNA le istituzioni e la BUROCRAZIA MALATA che rappresenta la rovina dell’Italia.
    Le porgo i miei saluti con sincera stima ed ammirazione.

    Andrea Pometti da Catania.

  2. fabio massimo moreschini ha detto:

    Ho appena letto l’articolo su Corriere.it e mi sono collegato al Suo blog. Vorrei manifestarLe il mio pieno appoggio e sostegno e la mia totale solidarietà.
    Vorrei inoltre ringraziarLa per l’attività che svolge nel Paese ogni volta che denucia a voce alta la sua storia.
    Auguro a Lei, a Sua moglie e soprattutto ai Suoi figli un sereno futuro!!!
    Grazie ancora per quello che ha fatto e per quello che sta facendo.

    Con sincera stima
    Fabio

  3. fabrizio frosini ha detto:

    GRANDE MARISA !!!

    GRANDI Tutti Voi

    Un abbraccio

    Fabrizio

  4. chiara ha detto:

    Cara Marisa,
    grazie per il tuo coraggio, per la tua voglia di lottare e per la grande forza che hai…è proprio vero che accanto ad un grande uomo c’è sempre una grande donna!
    non siete soli Marisa, NOI SIAMO CON VOI SEMPRE!!!
    Ti aspettiamo a Chieri con tutta la tua bella famiglia!!
    Ti mando un abbraccio forte ed un bacio per Pino Ottavia e Francesco.
    A presto!!
    Chiara

  5. Rino ha detto:

    Ciao Marisa,
    per me e per tanti amici che conosciamo la tua e la vostra odissea, queste parole potrebbero sembrare un film che si ripete. Ma non è così! Io finora ero abituato a sentire dire queste cose dalla bocca di Pino, e tu, sempre all’ombra.

    Oggi, non so perchè, leggendo e immaginando il tuo sguardo angelico, la tua figura, sempre con Ottavia e Francesco, come la chioccia con i suoi pulcini, che non perde mai di visto Pino, vedo in te tutta la rabbia del mondo, e credimi, ho avuto un tonfo al cuore.

    Sai e sapete bene come la penso in merito alla vostra storia, ma mi domando, dove trovate questa forza?

    Grazie Marisa, Pino, Ottavia, e Francesco, per l’esempio e la forza che mi date, ma mi rendo conto che non è contraccambiata e ve ne chiedo scusa.

    Rino

  6. Mattia Buonaiuto ha detto:

    non dimentichiamoci della storia di Libero Grassi, e di tanti e tanti altri che ormai sono stati “dmenticati”…
    la legge italiana non sempre funziona, anzi, spesso non funziona…
    è giusto che si vada a denunciare, ma è anche giusto ricevere una protezione dallo stato.
    Spesso le persone si dicono “che denuncio a fare l’illegalita, se poi vengo ucciso?” perché tanto la protezione la danno ai raccomandati”… nessun raccomandato riceve la protezione, credo, però sono i giudici che ingenuamente non la danno a tutti; una cosa sbagliatissima.

    Seguo questo blog da un po’, e mi piace molto.
    Mattia Buonaiuto

  7. marta ha detto:

    Carissima Marisa,
    purtroppo non ho avuto ancora la fortuna di conoscere te,Francesco e Ottavia, ma sono molto contenta ed emozionata che questo giorno si stia avvicinando!! Tra una settimana precisa sarete a Chieri con noi…vi aspetto con gioia!
    Un abbraccio forte

  8. federica masciari rosin ha detto:

    1948

    In questa notte d’autunno
    sono pieno delle tue parole
    parole eterne come il tempo
    come la materia
    parole pesanti come la mano
    scintillanti come le stelle.
    Dalla tua testa dalla tua carne
    dal tuo cuore
    mi sono giunte le tue parole
    le tue parole cariche di te
    le tue parole, madre
    le tue parole, amore
    le tue parole, amica.
    Erano tristi, amare
    erano allegre, piene di speranza
    erano coraggiose, eroiche
    le tue parole
    erano uomini

    nazim hikmet

    grazie mari, grazie

  9. gianni caputo ha detto:

    leggo su corriere.it del 12/11/2008
    dei 7.251.000 euro scuciti per pagare gli «assegni di solidarietà» ai senatori rimasti senza seggio, come Clemente Mastella, il cui «assegno di reinserimento nella vita sociale» (manco fosse un carcerato dimesso dalle patrie galere) scandalizzò anche Famiglia Cristiana che gli chiese di rinunciare a quei 307.328. Sì, ciao: «La somma spetta per legge a tutti gli ex parlamentari». Fine.

    e poi leggo storie (per me nuove) come la sua e della sua famiglia
    e penso:
    siamo un popolo sporco eticamente e moralmente, a partire dalle istituzioni, che dovrebbero dirigere ed istruire il popolo su percorsi trasparenti e morali.
    forse ci portiamo avanti nel DNA tale approccio marcio alla vita almeno sin dai tempi dell’impero romano.
    e penso poi:
    coloro i quali oggiogiorno osano sfidare tale sporcizia sociale assurgono al rango di angeli in terra.
    veri e propri martiri in terra.
    che la misericordia divina si accompagni ai nostri singoli pensieri solidali di fortissimo sostegno morale lungo il vostro sentiero di vita in salita.

    un abbraccio molto forte ed un caldo ringraziamento.

  10. Francesco ha detto:

    Ciao Marisa
    la vostra storia raccontata dal tuo punto di vista, da quello di moglie e madre, fa capire una volta di più l’enormità e l’importanza del gesto che avete compiuto e il grandissimo significato che questo ha per chi ne viene a conoscenza.
    Ciò che avete fatto e ciò che siete oggi ci fa credere nel futuro, ci aiuta a non allinearci.

    un abbraccio a te, a Pino e ai ragazzi.

    grazie

  11. marzia ha detto:

    brava Marisa, tu sei la vera eroina di questa situazione, tu fai parte delle grandi donne che sono l’ombra di grandi uomini….
    Pino ha avuto il corraggio di denunciare, ma senza di te non savrebbe arrivato fino a questo punto.
    spesso ci dimentichiamo le fatiche e le umiliazioni che una donna deve subire per sostenere cause giuste e non ci riccordiamo che le grandi battaglie portate avanti dalle donne sono (state) faticose, silenziose e senza risvolti di protagonismo.
    Marisa sei il vero esempio di solidarietà, giustizia e amore universale
    ciao Marzia

  12. giovanni rizza ha detto:

    ho avuto il piacere di conoscere marisa. ciò che ha colpito era la sua pacatezza e la sua comprensibile espressione malinconica, che assieme non stridevano. la sua compostezza rendeva questi due stati all’apparenza armoniosi. ho capito che mi sono trovato dinanzi a una persona non comune. e come avrebbe potuto esserlo? quale forza si celi dietro questa malinconia composta, dopo ben quasi dodici anni di vita amara, non la conosco. ma ho capito che tale forza deve essere grande, perchè solo una persona veramente forte può sopportare tutto questo per anni.
    spero di riuscire a conservare anche in me un po’ di quella tua forza, marisa.
    un abbraccio a marisa e ai suoi cuccioli. un abbraccio a pino.

  13. Elena Sargiotto ha detto:

    Immagino che la decisione di prendere la parola sia stata molto difficile e sofferta per Marisa.
    In tutti questi anni, il peso della situazione di quasi deportazione, dei disagi, delle preoccupazioni per i figli, è stato sicuramente reso più gravoso dalla fatica di dover prendere in continuazione decisioni difficili su come muoversi rispetto agli eventi, come reagire al silenzio o alle male risposte delle istituzioni…
    In questo momento al comportamento riprovevole dell’amministrazione centrale comincia a opporsi una presa di posizione di alcuni Comuni, con il conferimento della cittadinanza onoraria. Ci sono due Italie, l’una è come l’ombra dell’altra. Continuiamo a sperare che l’Italia luminosa rappresentata da Pino e Marisa riesca ad affermarsi sull’altra.
    Un abbraccio forte e speciale a Marisa, un caro saluto a Pino e ai bambini.

  14. tina Masciari polimeni ha detto:

    Cara Marisa :-))) il mio abbraccio di sorella maggiore è, ancora più forte se è possibile, dopo aver letto l’articolo.
    conoscendoti so quanto è stato difficile vincere il tuo naturale riserbo e raccontarti. Vorrei che questo articolo raggiungesse il cuore e la mente ottenebrata di tutte quelle persone che della legalità vera, quella che si manifesta con i fatti, e non con tante belle parole di nessun costrutto e li illuminasse per arrivare finalmente a una conclusione positiva riguardo la vita tua, di Pino e dei tuoi meravigliosi ragazzi e si …sono diventati dei ragazzi ed è giusto che anche per loro il futuro non debba essere quello dei deportati, ma un futuro sereno.
    A domani dolcissima sorellina un grosso bacio
    Tina Masciari Polimeni

  15. Ziffo Masciari ha detto:

    Nulla che non conoscessi già, carissima Marisa.
    Ma il leggere queste parole immaginando la tua voce a raccontarle e i tuoi occhi ad esprimere le emozionie i dolori che si percepiscono, mi ha commosso grandemente.
    Se ancora ne avessi avuto bisogno, oggi ho avuto un’altra conferma di quanto sia grande la figura di moglie, madre, DONNA che tu incarni.
    Mi sento ancor più onorato di avere avuto la possibilità di conoscerti e di poter condividere con te un’AMICIZIA (le maiuscole sono d’obbligo!), che tanto mi insegna.
    Grazie Marisa, un abbraccio ai vostri ragazzi

  16. Carissima Marisa,

    come donna e come mamma non posso restare indifferente alle tue parole.

    Come cittadina, non posso non indignarmi davanti a queste vicende.

    Il mio sostegno e la volontà di portare avanti la vostra causa è immutata, anzi è più sentita ogni giorno che passa.

    Vi abbraccio forte

  17. Alcy ha detto:

    Come già detto a voce, questo articolo mi fa venire i brividi.
    Il punto di vista di una moglie, di una mamma, di una donna.. mi fa chiedere con ancora più rabbia come sia potuto accadere tutto cio’, e come ancora oggi dobbiate soffrire per aver fatto la cosa giusta.
    L’unica cosa giusta. Quella che dovrebbe essere la normalità.
    Le tue parole, Marisa, completano ed arricchiscono quelle che sentiamo pronunciare da Pino, ancora una volta ci ricordano quanto davvero conti la Famiglia, volersi bene, sostenersi e dare tutto. a qualsiasi costo.
    Non riesco neanche ad immaginare quello che puoi avere vissuto in tutti questi anni: lo sai solo tu, lo sanno i tuoi figli, lo sa Pino.
    Quanto dolore. Se solo si potesse dividere un po’ per ciascuno di noi.. forse ..vi peserebbe di meno. Ma non si può fare. Ed è per questo che siamo qui, per starvi vicino, tutti quanti, ogni giorno con l’aiuto di una persona in più..
    La risposta alla domanda che ha posto Pino ieri è NO, non smetteremo MAI di sognare, di lottare, di credere nel giusto. Nè permetteremo che qualcuno ci porti via i nostri sogni.

    Ieri ho pregato per voi.
    Vi voglio bene e vi stringo forte

    Anna Masciari Alciati