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Dichiarazioni di un funzionario del Ministero degli Interni Comments

Dichiarazioni di un funzionario del Ministero degli Interni

Lo scorso 21 maggio su "L’Avvenire" è stato pubblicato questo articolo

di seguito il comunicato stampa di una lungo elenco di associazioni che rispondono, con la dovuta indignazione, alle dichiarazioni anonime di un funzionario del Ministero degli Interni che sembrano mirare a delegittimare e screditare i nostri amici Testimoni di Giustizia, di cui ben conosciamo le vicissitudini.

Chi volesse aggiungersi è libero di farlo con un commento a questo post.

 

COMUNICATO STAMPA

In merito all’articolo pubblicato il 21 maggio 2008 su "L’Avvenire", in cui un anonimo funzionario del Ministero degli Interni rilascia dichiarazioni che mettono in cattiva luce il comportamento di alcuni Testimoni di Giustizia (TdG), ci sentiamo di intervenire e di puntualizzare quanto segue:

 

Conosciamo più d’un testimone di giustizia.

In questo momento, attraverso il caloroso appoggio che una rete di associazioni e di persone responsabili e socialmente impegnate può offrire, stiamo accompagnando alcuni di essi nel loro percorso travagliato e con la nostra concretezza.

Per questo motivo, sappiamo bene quali siano le condizioni in cui sono costretti a vivere i TdG e conosciamo altrettanto bene quali siano i bisogni e gli interventi primari di cui necessitano e il modus operandi agito nei loro confronti dalle Istituzioni competenti.

Intervista a “La Vita in Diretta” Rai 1 Comments

Intervista a “La Vita in Diretta” Rai 1

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La Vita in Diretta Rai1

Servizio a cura di Laura Beccarelli

Pino a “La vita in diretta” Comments

Pino a “La vita in diretta”

Oggi (27 maggio 2008) Pino andrà in onda su Rai Uno dalle 18.15 circa con un’intervista rilasciata a "La vita in diretta".

Radio24 intervista Davide Mattiello e Pino Masciari Comments

Radio24 intervista Davide Mattiello e Pino Masciari


Ascolta l’intervista

 

Si precisa che in data 27 ottobre 2004 è stata notificata a Giuseppe Masciari, una deliberazione del Ministero Degli Interni che prevedeva la revoca del suo programma di protezione.
Masciari ha impugnato tale delibera presso il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio e da allora usufruisce del programma di protezione nelle more in attesa di un pronunciamento del TAR.

Ciò che oggi lamenta Masciari è comprovato dalla Relazione sui Testimoni di Giustizia che l’ultima Commissione Parlamentare Antimafia ha approvato all’unanimità il 20 febbraio 2008, relatore Angela Napoli

"Lo spaccato emerso appare evidenziare come i testimoni di giustizia siano i primi a sperimentare sulla loro pelle quelle gravi cadute di efficienza del sistema, dovute spesso a inettitudine, trascuratezza e irresponsabilità."

"Occorre un mutamento di mentalità e metodo, una diversa filosofia nell’approccio alla figura del testimone che va visto non come un "peso" ma come una "risorsa"."
"Occorre contrastare un modus operandi basato sulla convinzione che l’elargizione delle somme di denaro -talvolta rilevanti- possa risolvere qualsiasi tipo di problema dei testimoni, assumendo una sorta di significato liquidatorio rispetto ad ogni obbligo dello Stato."

Il problema centrale resta la farraginosità del sistema di protezione e l’assenza di efficaci misure di sicurezza.
Peggio ancora è quello che può accadere a un Testimone di Giustizia quando il programma viene revocato e le istituzioni declinano le loro responsabilità.

I testimoni vengono liquidati e lasciati soli, esposti al rischio di ritorsioni e vendette come di recente è accaduto a Domenico Noviello che nel 2001 denunciò i suoi estorsori e uscì dal programma di protezione nel 2003.

Anonimo funzionario del Ministero degli Interni delegittima i Testimoni di Giustizia Comments

Anonimo funzionario del Ministero degli Interni delegittima i Testimoni di Giustizia

Abbiamo letto con sgomento le dichiarazioni di un funzionario anonimo del ministero degli interni sul tema dei testimoni di giustizia apparse su un’articolo di avvenire mercoledi 21 maggio.

Intendiamo rispondere con un comunicato stampa, sottoscritto dal più ampio numero di espressini della società civile, che formeranno un elenco alfabetico dei sottoscrittori.

Vi preghiamo quindi di adoperarvi perchè l’associazione o il gruppo a cui appartenete dia la sua adesione nel più breve tempo possibile ricercando altri possibili sottoscrittori.

Invieremo il comunicato Lunedi 26 maggio agli organi di stampa.
vi prego quindi di rispondere entro tale termine indicando il nome o il gruppo di riferimento.

Le adesioni possono essere comunicate al seguente indirizzo
testimonidigiustizia /@/ gmail.com

Qui l’articolo apparso su Avvenire
Qui il comunicato stampa da sottoscrivere

 

Gia che ci siamo ringraziamo sul suo Blog, Angela Napoli che ha presentato una interrogazione parlamentare sulla situazione dei testimoni.

clicca qui per leggerla e lasciare un commento

Grazie

Robi

Cittadinanza onoraria ad Empoli? Comments

Cittadinanza onoraria ad Empoli?

Fabrizio Frosini ci segnala che l’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Empoli, che si terrà Lunedi 26 Maggio alle ore 20,30, ha all’ordine del giorno la discussione della mozione per il conferimento della cittadinanza onoraria a Pino Masciari.

Auspichiamo che Empoli segua l’esempio di Torino che ha gia conferito con un voto all’unanimità, il 16 aprile scorso, questo importante riconoscimento a Pino.

L’interrogazione sui Testimoni di Giustizia Comments

L’interrogazione sui Testimoni di Giustizia

(22/05/2008) – Al ministro dell’interno – Per sapere – Premesso che:

nella giornata del 20 maggio 2008 quattro testimoni di giustizia, Carmelina, Salvatore, Rosa e Maria Castiglione, ad unico nucleo familiare, originari di Strongoli (KR), hanno manifestato davanti la sede del Ministero dell’Interno, perché si considerano “abbandonati e penalizzati “ dallo Stato; negli ultimi mesi si è ampliata la protesta da parte di altri testimoni di giustizia, Giuseppe Masciari, Giuseppe Grasso, Francesca Franzè, Nello Ruello, tutti testimoni in importanti processi contro uomini della ‘ndrangheta; le citate proteste impongono la rivisitazione delle norme vigenti in materia nonché la soluzione delle problematiche che investono e che sono denunziate dalla quasi totalità dei testimoni di giustizia, che alla data del 30 aprile 2007, risultano soltanto 71; il Primo Comitato della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare nella XV^ legislatura ha svolto un’attività d’inchiesta sui testimoni di giustizia e si è fatto promotore di una relazione, approvata all’unanimità, con la quale, dopo aver elencato le problematiche e gli aspetti critici che sono stati rappresentati con maggiore frequenza dai vari testimoni di giustizia auditi, ha proposto al Parlamento una riforma del sistema; tra i principali punti di criticità evidenziati sono apparsi prioritari, proprio quelli oggetto delle varie proteste di questi ultimi mesi, ossia le difficoltà riscontrate nel reinserimento nel contesto socio-lavorativo, l’inadeguatezza delle misure di protezione, le difficoltà nell’accesso alle agevolazioni bancarie, l’impossibilità di fare stabile affidamento sull’ausilio di professionisti, di tecnici, ovvero di veri e propri consulenti e, quindi, le condizioni di isolamento nelle quali vengono a ritrovarsi pressoché tutti i testimoni di giustizia ed i loro familiari: quali urgenti iniziative, anche di carattere normativo, intenda attuare per garantire tutti i testimoni di giustizia e incentivare le testimonianze delle persone offese dai vari reati commessi dalla criminalità organizzata; in particolare, di quali elementi propositivi contenuti nella “Relazione sui Testimoni di Giustizia”, approvata dalla Commissione Antimafia nella seduta del 19 febbraio 2008 e trasmessa al Parlamento, intende avvalersi affinché vengano garantiti tutti i testimoni di giustizia.

On. Angela NAPOLI

Visita il blog di Angela Napoli e lascia un ringraziamento.

Pino Masciari a Napoli Comments

Pino Masciari a Napoli

Pino Masciari ha trascorso gli ultimi tre giorni a Napoli.

Lunedi 19 maggio 2008 ha partecipato insieme ad altri Testimoni di Giustizia alla seduta del Consiglio Comunale di Castel Volturno, aperto alla cittadinanza con all’ordine del giorno "Situazione dell’Ordine Pubblico in Castel Volturno" in seguito all’omicidio di Domenico Noviello.

Ricordiamo che Noviello è stato nel programma di protezione per i Testimoni di Giustizia per aver fatto arrestare i suoi estorsori, ma una volta terminato il programma è stato lasciato senza protezione e sicurezza da parte delle isitiuzioni, consentendo alla Camorra di compiere la sua vendetta.

Nello stesso stabile si teneva il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza. Era presente Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni che probabilmente tornerà ad occuparsi dei Testimoni di Giustizia.

L’impressione è sempre che certe riunioni andrebbero fatte prima che ci scappi il morto e non dopo…

Tano Grasso ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera pubblicata il 21 Maggio a pagina 21:

"Chi ha ucciso Noviello sta pagando un prezzo bassissimo in termini di clamore e di scandalo nell’opinione pubblica e la mancata reazione si si tramuta in un implicito via libera a compiere altri atti intimidatori, a continuare a colpire gli imprenditori e i rappresentanti dell’antiraket. Questo delitto è stato trattato dai mass-maedia alla stregua di un regolamento di conti interno alla Camorra come se un boss fosse stato ucciso da altri boss, il che è offensivo per la vittima e pericoloso per un Paese che rischia di specchiarsi solo nel compiacimento verso Gomorra"

Prosegue….

"C’è una contraddizione stridente, intollerabile, tra la passarella di Cannes dove si mostrava il film (Gomorra) al mondo intero e il deserto sulla piazza di Castel Volturno, davanti alla chiesa dove si celebravano i funerali di Noviello. Lì c’erano solo le autorità locali, e neanche tutte, non ho visto neppure le telecamere dei telegiornali regionali, eppure questo omicidio si può paragonare a quello mafioso di Libero Grassi a Palermo nel 1991"

Affermazioni del genere non fanno che rafforzare la nostra convinzione che sia necessario alzare la voce, far valere i diritti dei testimoni di giustizia e portare il tema all’attenzione dell’opinione pubbilca nazionale e se servirà anche internazionale.

Appare chiaro il tentativo di far credere all’opinione pubblica nazionale che lo Stato tutela e si fa carico di chi denuncia. Nei fatti non è così, lo sanno bene quelli che sono vessati dalla criminalità e non denunciano, lo sanno bene i Testimoni di giustizia che hanno vissuto sulla loro pelle le colpevoli lacune del sistema di protezione e quando superano la paura e si espongono gridando la verità vengono delegittimati e sviliti come fossero pazzi, come se chiedessero solo soldi allo Stato.

Quando parliamo di lacune e mancanze da parte dello Stato lo facciamo anche sulla base della relazione della commissione parlamentare antimafia approvata il 20 febbraio 2008. di cui citiamo un passaggio a titolo di esempio:

Lo spaccato emerso appare evidenziare come i testimoni di giustizia siano i primi a sperimentare sulla loro pelle quelle gravi cadute di efficienza del sistema, dovute spesso a inettitudine, trascuratezza e irresponsabilità.
E l’inefficienza non riguarda casi isolati ma, sistematicamente, anche se con forme e modalità che variano da caso a caso, tutto il comparto, per cui, per far si che lo Stato recuperi il terreno perso nei confronti di chi ha mostrato di possedere uno spirito civico esemplare, occorrono un intervento normativo ed un approccio alla materia innovativi ed urgenti secondo le seguenti proposte, da distinguere tra quelle che possono essere assunte a legislazione invariata e quelle che richiedono appropriati interventi normativi.

Al centro delle nostra battaglia al fianco dei Testimoni resta la pretesa e il diritto di Sicurezza per chi denuncia, senza la quale un reinserimento sociale è impossibile e il risarcimento economico è inutile.

Martedi 20 Maggio

Pino ha partecipato all’incontro pubblico organizzato dagli Studenti Napoletani contro la Camorra.

erano presenti parecchi rappresentanti delle associazioni che si occupano di Antimafia Sociale. Il Preside della scuola ha lanciato la proposta di cominciare ad adottare i Cittadini onesti che hanno bisogno di essere tutelati, Andrea (presidente dell’associazione) ha segnalato la necessità di accompagnare questi cittadini nei processi, di non lasciarli soli. Siamo sicuri che con queste realtà riusciremo ad avviare ottime collaborazioni perchè ci troviamo in sintonia sui principi e sulle cose da fare.

Mercoledi 21 Maggio

Pino è stato all’università Federico II per il seminario dal titolo "Fare impresa tra diseconomie territoriali e criminalità organizzata"

Come sempre Pino è stato ascoltato con attenzione dagli studenti che sono rimasti colpiti dal venire a conoscienza di una realtà cosi sommersa come quella che vivono i I testimoni di Giustizia in questo ingrato Paese.