Blog degli Amici di Pino Masciari – Pagina 433 – Decidiamo di essere Liberi…..organizziamo il Coraggio

Blog degli Amici di Pino Masciari

Imprenditore e operaio ammazzati dalla camorra Comments

Imprenditore e operaio ammazzati dalla camorra

Dieci anni fa Antonio Ciardullo denunciò il racket, oggi assieme a Ernesto Fabozzi – suo dipendente – viene ucciso: preoccupanti analogie con l’assassinio di Domenico Noviello e Raffaele Granata, entrambi imprenditori che decisero di...

Cosa succede in Italia Comments

Cosa succede in Italia

Mentre nel Vibonese si susseguono agguati e omicidi e a Roma viene arrestato un pericoloso latitante ‘ndranghetista, in Campania è ancora la camorra a colpire i testimoni di giustizia. Un atto intimidatorio nei confronti...

Scilla e Cariddi – mafia e ’ndrine alleate per il ponte Comments

Scilla e Cariddi – mafia e ’ndrine alleate per il ponte

Dalla Calabria alla Sicilia, legami criminali, avvocati di boss che radiati da una parte vengono accolti dall’altra, questo emerge leggendo il Quotidiano della Calabria di sabato scorso. Cosa nostra e ‘ndrangheta alleate: ponte sullo...

Il fatturato della ’ndrangheta vale più del Qatar: 44 miliardi Comments

Il fatturato della ’ndrangheta vale più del Qatar: 44 miliardi

Riportiamo un articolo di Felice Manti apparso su “Il Giornale” alcuni mesi fa C’è un’azienda italiana che fattura 44 miliardi di euro. Quasi tre punti di prodotto interno lordo nazionale. È la ’ndrangheta, la...

Confindustria Calabria: fuori gli imprenditori vicini alla ‘ndrangheta Comments

Confindustria Calabria: fuori gli imprenditori vicini alla ‘ndrangheta

Riportiamo un articolo del quotidiano Nuova Cosenza sull’espulsione di 92 imprenditori calabresi da Confindustria Calabria; il presidente Umberto De Rose dichiara “Le regole del codice etico nazionale devono essere rispettate e chi non lo...

Conclusione della carovana dedicata a Pino Masciari Comments

Conclusione della carovana dedicata a Pino Masciari

Riportiamo il documento conclusivo della carovana antimafia che tra luglio e agosto ha portato la petizione al TAR di Pino Masciari nel sud Italia. La carovana estiva, organizzata quest’anno dai presidi Roberto Antiochia e...

Usati e abbandonati Comments

Usati e abbandonati

Da ToscanaTV del 27/08/2008:

 

27/08/2008I testimoni di giustizia sono la dimostrazione del fallimento dello Stato.

Cittadini che hanno dato un contributo fattivo nella lotta alle varie mafie sono stati lasciati soli praticamente in condizioni di mendicita’. Sono tante le storie di questo genere come quella dell’imprenditore calabrese Pino Masciari, di due sorelle che hanno visto uccidere un compagno di classe e quella dei fratelli Verbaro che a Prato vivono dell’assistenza della chiesa. Ora anche il vescovo Gastone Simoni sta per gettare la spugna scrivendo al sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta che non e’ piu’ in grado di assisterli e nulla e’ stato fatto da autorita’ regionali e locali. Jacopo Pepi, avvocato dei due fratelli Verbaro, non si capacita del muro di gomma innalzato dalle autorita’ rispetto a chi per legge avrebbe diritto ad un riconoscimento da parte dello Stato e vorrebbe un intervento del ministro della Giustizia Alfano. ‘Nel corso degli anni c’e’ stato un comportamento omissivo di ostacolo alla difesa di queste persone – nota l’avvocato Pepi -, che purtroppo a differenza dei pentiti non avevano avuto mai a che fare con la giustizia e sanno meno come muoversi’. Giuseppe Verbaro ha fatto poi notare come avvocati, sacerdoti e anche giornalisti che si sono occupati della vicenda sono stati invitati a farsi i fatti propri, come se i testimoni di giustizia fossero dei vuoti a perdere di cui non occuparsi.

 

Per vedere il filmato, seguite il link: http://www.toscanatv.com/leggi_news_video?idnews=NL083758

 

“Testimoni di Giustizia Abbandonati” Comments

“Testimoni di Giustizia Abbandonati”

Da "La Nazione" del 27 agosto 2008:

"Testimoni di giustizia abbandonati"
Il vescovo scrive a Gianni Letta

Così il vescovo Gastone Simoni definisce in una lettera due calabresi, i fratelli Verbaro, che hanno dovuto abbandonare la loro casa secondo il programma di protezione, dopo aver testimoniato contro la ‘ndrangheta. E’ stato l’avvocato Pepi a rendere noto il comunicato.

Il vescovo della città scrive al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta a proposito di due persone che a Reggio Calabria testimoniarono contro la ‘ndrangheta e che oggi vivono a Prato grazie all’ospitalità del vescovo stesso.  "Testimoni di giustizia ridotti in una misera situazione e autorità regionali e comunali che per ora non hanno mantenuto le promesse di un fattivo contributo, almeno per pagare loro l’affitto di casa”, dice la lettera.

Il giorno dopo San Giovanni in Fiore Comments

Il giorno dopo San Giovanni in Fiore

Foto di papa'rocketUna volta che è passato l’evento siamo più rilassati e possiamo parlare più apertamente.

Abbiamo sentito Pino Masciari felice della vicinanza delle persone, a conferma di quanto la società limpida e responsabile italiana, ancora di più quella calabrese, è vicina a lui e gliene dà dimostrazione nelle occasioni pubbliche, come occorso ieri.

Ringraziamo gli organizzatori e l’amministrazione pubblica per aver accolto Pino a San Giovanni in Fiore e aver dato lui modo di far ascoltare ai cittadini una realtà di contrasto alla mafia e ai sistemi collusi.

Ma l’andata e il ritorno di Pino non sono stati edificanti.

Il giorno della partenza abbiamo constatato che dalle due vetture assegnate si è passati ad un unico mezzo di accompagnamento per Pino. E pensare che la destinazione Calabria deve comporta una particolare cura nelle misure di sicurezza da adottare per ovvi motivi. Questa situazione ci ha fatto vivere con apprensione tutta la permanenza di Pino nella sua terra d’origine.

E non è stato da meno il giorno rientro, quando ci ha chiamato per farci sapere che i carabinieri del nucleo di Cosenza non si sono fatti più vedere dopo l’evento pubblico.

Pino ce lo ha segnalato preoccupato soprattutto per il mancato ausilio tra colleghi, conscio che attorno a lui sono esposti a rischio gli uomini della sua scorta.

Passare la notte senza l’appoggio locale e ripartire il giorno successivo ha fatto vivere ore di preoccupazione per tutti: per Pino, per gli agenti della scorta, per la famiglia di Pino e per tutti i loro amici.

Non possiamo far altro che denunciare l’increscioso fatto.