LETTERA APERTA AL PREMIER GENTILONI DAL TESTIMONE DI GIUSTIZIA MAURO ESPOSITO
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta indirizzata al Premier Gentiloni ed al Ministro Calenda da parte del testimone di giustizia Mauro Esposito:
“Vorrei fare un appello al Premier Gentiloni ed al Ministro Calenda affinché prendano seriamente in esame l’approvazione definitiva dell’art. 46 del ddl concorrenza approvato alla Camera dei Deputati il 07/10/2015 ed approdato in aula al Senato dopo aver ottenuto il via libera dalla X Commissione Industria il 05/08/2016. La mia società, ME Studio Soc. Ing. S.r.l., è stata condannata in modo assurdo nel 2013 con una sentenza che incredibilmente per la prima volta dal 1997 in poi, riteneva che le società di ingegneria in Italia non potessero lavorare per una committenza privata a causa della vigenza di una legge razziale di Mussolini, la 1815/39 ABROGATA dall’allora Ministro Bersani.
Il contesto in cui è maturata questa orribile sentenza è ormai noto a tutti ed i beneficiari, i vincitori, sono in parte CONDANNATI PER ASSOCIAZIONE A DELINQUERE DI STAMPO MAFIOSO (ART.416 BIS C.P.) ed in parte indagati per aver concorso con i delinquenti in questa vicenda. Tutti sanno che le Società di Ingegneria in Italia sono oltre 6.000 e danno lavoro ad oltre 300.000 addetti ed è per questo che l’art 46 sopra citato, che altro non è che un interpretazione autentica dell’avvenuta abrogazione della legge di Mussolini ad opera di Bersani nel lontano 1997, deve essere approvato definitivamente e velocemente per evitare altri danni. Fortunatamente fino ad oggi la Sentenza di Torino, pur essendo stata utilizzata per intentare altre cause in giro per i tribunali italiani, rimane l’unica ad aver condannato una società di ingegneria per esercizio abusivo della professione, ma resta comunque un grave rischio se non viene definitivamente chiarita così come si propone il più volte citato articolo art 46.Chi prova ancora a sostenere che le società di ingegneria non possono lavorare per i privati “perchè la legge Bersani ha abrogato MALE la legge di Mussolini” è di fatto un nostalgico del ventennio ma ancor peggio un fiancheggiatore della ‘ndrangheta. A questi soggetti voglio ricordare che in Italia sono state progettate migliaia di costruzioni private dalle società di ingegneria e che già solo a Torino il palazzo del San Paolo, la sede della Lavazza, lo Juventus Stadium e molte altre costruzioni anche meno famose hanno avuto come professionisti alcune tra le più quotate società di ingegneria. Spero davvero che finalmente si possa porre fine a questa assurda situazione di incertezza che si è venuta a creare a seguito della sentenza di Torino, ripeto maturata come ritorsione a chi si era opposto al volere della malavita e per questo motivo “doveva essere rovinato” come si legge testualmente dalle intercettazioni telefoniche agli atti del processo San Michele.”
Mauro Esposito
[…] Dal Blog di Pino Masciari: […]
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