Crolla la fiducia dei consumatori. Masciari: “Dobbiamo reagire insieme”
” E’ il crollo più rilevante degli ultimi 16 anni. Gli italiani non hanno fiducia nel futuro. Questa politica indecente e inguardabile sta massacrando le speranze del nostro popolo. Dobbiamo reagire insieme. Non possiamo vivere nel silenzio e nell’indifferenza. Noi siamo presente e futuro di questo Paese. Non gettiamo la spugna. Lottiamo per costruire la Società della Speranza.
Possiamo cambiare questo stato di cose: possiamo mandare a casa questa banda del buco che ha saccheggiato il Paese. Possiamo ancora restituire il futuro ai nostri figli. Fermiamoli insieme. Mandiamo a casa la Casta”.
_____________________
Fonte: La Repubblica– Il dato registrato dall’istituto di statistica (85,3 punti) è il peggiore da quando, più di 15 anni fa, sono iniziate le serie storiche. Scendono giudizi e aspettative sulla situazione economica italiana. A livello territoriale si registra un lieve miglioramento al Centro e cali nel resto del paese
MILANO – Minimo record per la fiducia dei consumatori a giugno. L’indice calcolato dall’Istat è sceso dagli 86,5 punti di maggio a 85,3, il livello più basso dall’inizio delle serie storiche nel gennaio 1996. Il peggioramento dell’outlook percepito dal campione preso in esame dall’istituto di statistica è visibile comunque venga scomposto il dato: il clima economico generale scende in misura marcata (da 64,2 a 59,7), mentre il clima personale segna una diminuzione più lieve (da 95,2 a 94,8). Il dato diffuso dall’Istat può essere scomposto anche in senso temporale e risultano in calo sia l’indicatore riferito al clima futuro (da 75,7 a 72,9), sia, benché in misura minore, quello della situazione corrente (da 96,4 a 95,5).
Il clima di fiducia dell’Istat è elaborato sulla base di nove domande che consentono di valutare l’ottimismo/pessimismo dei consumatori (giudizi e previsioni sulla situazione economica dell’Italia; previsioni sulla disoccupazione; giudizi e previsioni sulla situazione economica della famiglia; convenienza attuale e possibilità future del risparmio; convenienza all’acquisto di beni durevoli; giudizi sul bilancio familiare). Le domande del questionario prevedono cioè una gamma predeterminata di possibilità di risposta: molto alto, alto, stazionario, basso, molto basso.
I giudizi e le aspettative sulla situzione economica dell’Italia risultano in peggioramento: il saldo dei primi scende leggermente (da -140 a -141), mentre quello relativo alle aspettative
registra un calo marcato (da -81 a -92). Aumenta il saldo relativo alle attese sulla disoccupazione (da 114 a 121).
Il saldo dei giudizi sulla situazione economica della famiglia è in lieve miglioramento (da -66 a -64), mentre per le aspettative si registra una diminuzione (da -37 a -41). Peggiorano i giudizi sull’opportunità attuale del risparmio (il saldo scende da 145 a 141), ma migliorano le attese sulle possibilità future (da -85 a -81 il saldo). I giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli segnano una limitata diminuzione (da -91 a -93).
Il saldo dei giudizi sull’evoluzione recente dei prezzi al consumo è in calo (da 87 a 80). Le valutazioni prospettiche sull’evoluzione nei prossimi dodici mesi segnalano un’attenuazione della dinamica inflazionistica (il saldo diminuisce da 44 a 34). A livello territoriale il clima di fiducia migliora lievemente al Centro e diminuisce nel resto del Paese.