Lettere e Mail – Pagina 46 – Blog degli Amici di Pino Masciari

Categoria: Lettere e Mail

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“Perchè Pino Masciari è un esempio da imitare”

“Se ne continua a parlare” Abbiamo ricevuto la lettera di un’insegnante che riporta cosa è successo in classe dopo l’incontro dei suoi alunni con Pino Masciari. La reazione di questi ragazzi è stata meravigliosa,...

Una giornata con Pino Masciari Comments

Una giornata con Pino Masciari

Resoconto della giornata a Soveria Mannelli Ieri pomeriggio, 19 gennaio 2009, Rino ed io ci rechiamo alle 16.00 all’ hotel dove Pino risiede, prima di spostarci nella vicina Soveria Mannelli, per la consegna a...

Immagini da Ferrara –  7 giugno 2008  incontro sulla Legalità con Pino Masciari, B. Calasanzio, S. Borsellino, C. Vulpio Comments

Immagini da Ferrara – 7 giugno 2008 incontro sulla Legalità con Pino Masciari, B. Calasanzio, S. Borsellino, C. Vulpio

 

 

Ringraziamo gli amici di Ferrara che si sono impegnati così profondamente in questa iniziativa, che sappiamo sarà fruibile a tutti con un video di prossima pubblicazione.

Il ringraziamento va a tutte le persone che hanno preso a cuore la vicenda della famiglia Masciari e compreso le implicazioni intime e di principio che stanno alla base di questa vicenda, creando iniziative nelle proprie città e coinvolgendo la cittadinanza e le autorità locali.

A breve pubblicheremo le immagini di Nettuno, Cagliari, Olbia.

Lettera di un Testimone di Giustizia Comments

Lettera di un Testimone di Giustizia

Alla cortese attenzione di Pino Masciari:
 

Come d’accordo ci vedremo domenica, spero che incontrandoci possa nascere una bella amicizia sincera ed affettuosa.

Io caro Pino in te vedo una persona piena di risorse è d’iniziative, forse io al tuo posto e soprattutto dal 1997,  non avrei sopportato tutti i disagi del programma di protezione.

Ti dico, come già tu sai, le cose adesso non sono poi tanto cambiate, ma forse migliorate, ma sai che siamo persone abbandonate ed isolate da tutti senza amici senza parenti e pieni di tristezza lasciati in una abitazione di fortuna, perchè le abitazione offerte a noi testimoni di giustizia sono lo scarto.

Caro Pino la situazione è tragica perchè per persone come noi che hanno sempre lavorato in proprio, oggi ritrovarsi con un contributo che mi vergogno solo a dirlo è poco più di 1800,00euro non so che senso hanno avuto i sacrifici fatti da me e da mia moglie. Tutte le sere penso che ho perso tutto  cioè la libertà, la casa, la mia concessionaria, il bar di mia moglie, ma soprattutto sono stato costretto a scappare dalla mia terra come un miserabile, alle sei del mattino lasciando tutto il concreto verso l’incertezza che oggi come oggi vedo nello Stato. 

Video dell’incontro di Pino Masciari con gli studenti dell’università della Calabria Comments

Video dell’incontro di Pino Masciari con gli studenti dell’università della Calabria

L’incontro di Pino con gli studenti Calabresi è stato come sempre commovente ed efficace.

Siamo stati in grado di ttrasmettere l’incontro in diretta web, e la chat a cui erano collegati gli amici di Pino sparsi per l’Italia era proiettata in sala rendendo interattiva la conferenza e facendoci sentire tutti vicini a Pino e ai calabresi.

Durante la conferenza è arrivata la notizia del conferimento della Cittadinanza Onoraria da parte del Comune di Torino.

Qui potrete rivedere la registrazione.

Attendiamo il racconto della giornata a Torino da parte dei ragazzi del Presidio

Ma soprattutto siamo in attesa di segnali da parte delle istituzioni…

 

Le ragazze del Santorre di Santarosa scrivono a Pino Comments

Le ragazze del Santorre di Santarosa scrivono a Pino

Ciao Pino,siamo due ragazze del Santorre di Santarosa di Torino,grazie all’associazione Libera abbiamo potuto conoscere la tua storia.Ci dispiace molto per quello che ti sta succedendo,ti siamo molto vicine e ci auguriamo che questa storia finisca.

Ti stimiamo per il coraggio che hai avuto a denunciare il fatto accaduto.

Ti salutiamo ma ricordordati che ti siamo vicine,e ti auguriamo una vita pù serena e che questo inferno finisca. Stefany;Kiara.

 

Ciao Pino siamo tre ragazze della scuola Santorre di Santarosa classe 1 D di Torino e vogliamo che tu sappia ce ti siamo vicine.Il 4 aprile con le ragazze del progetto scu.ter antimafia abbiamo parlato della tua vita e ella tua situazione e siamo davvero dispiaciute.Vorremmo fare qualcosa di utile per migliorare la tua vita e quella della tua famiglia.Non dimenticare che siamo tutte con te.

Sonia;Silvia;Gessica.

 

Ciao Pino siamo quattro ragazze che frequntano la classe prima superiore dell’istituto Santorre di Santarosa.(torino).Oggi 4 aprile 2008, dopo diversi incontri che abbiamo affrontato con i ragazzi dell’associazione Libera,siamo giunti a parlare di te e della tua storia.Siamo coscienti che nella tua vita hai affrontato,con coraggio momenti difficili che poche persone avrebbero avuto il coraggio di affrontare.Per questo noi ti stimiamo e ti stiamo vicine,sperando che tu possa avere una vita normale e che la mafia venga sconfitta; augurandoci che tutte le persone coinvolte abbiano il coraggio di denunciare ciò che hanno ingiustamente subito. Con tutto ciò noi resteremo con la speranza che tutto, un giorno possa finire rendendo giustizia a tutte le persone morte senza colpa. “ringraziame le persone come te!!”

Lettera aperta di Pino Masciari Comments

Lettera aperta di Pino Masciari

Giustizia lontana e in bilico

Foto di giuli@

 

Lettera aperta dell’Imprenditore Pino Masciari

Sono un imprenditore edile calabrese sottoposto a programma speciale di protezione da parte del Ministero dell’Interno dal 18 ottobre 1997, unitamente a mia moglie e i miei due bambini, perché ho denunciato la criminalità organizzata la “ ’ndrangheta ” e le sue collusioni nella sfera Politica-Istituzionale. Da tali denunce sono scaturiti diversi processi e numerose condanne tra le quali anche contro qualche Magistrato . Tale scelta ha sconvolto l’esistenza di un’intera famiglia, perché siamo dovuti fuggire dalla nostra terra per salvarci la vita. Ciò mi ha portato all’esilio, alla perdita delle mie imprese di costruzioni edili e mia moglie ha dovuto rinunciare alla sua professione di medico odontoiatra.

Ebbene, dopo le intimidazioni e le minacce al Presidente dell’ANCE di Catania, Andrea Vecchio, e al Presidente della Camera di Commercio di Caltanisetta, Marco Venturi, l’Associazione degli Industriali Siciliani ha stabilito una norma che sarà inserita anche da Confindustria a livello nazionale : “ gli imprenditori che non si ribellano al racket delle estorsioni pagando il pizzo e in qualunque forma collaboreranno con la mafia saranno espulsi da Confindustria”.

Solidarietà è stata espressa dal nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e dal mondo Politico- Istituzionale.

E’ giusto! Via gli imprenditori che pagano il pizzo, via chi paga le tangenti e via anche i politici che prendono le tangenti, via ogni forma di illegalità!

Io da imprenditore mi sono ribellato denunciando all’ Autorità Giudiziaria il sistema che mi rendeva vittima, in un periodo, più di dieci anni fa, quando di ‘ndrangheta non se ne parlava o se ne parlava poco.

Sono stato ossequioso delle leggi dello Stato e mi sono affidato ad Esso e mi chiedo perché in questi lunghi anni non ho avuto sostegno e sono stato dimenticato? Io rientro nella categoria dei testimoni di giustizia, ho visto passare davanti a me diverse legislature e solo da pochi mesi ho riscontrato una certa sensibilità da parte delle Istituzioni.

Per cui chiedo al Presidente della Repubblica, Al Primo Ministro e al suo Governo, alle Associazioni di categoria, alla Società Civile, se è giusto per un imprenditore, che ha inteso fare solo il proprio dovere mettendo a rischio la vita dell’intera famiglia, ritornare ad appropriarsi della sua dignità di Cittadino Italiano e dell’esercizio della sua attività imprenditoriale; se è giusto che il rischio di vita cui è esposto diventi motivo di effettiva protezione da parte dello Stato e non limitazione alla propria libertà.

Io ho fatto la mia parte, lo Stato faccia la sua per dare risposte positive ad un padre di famiglia, imprenditore e cittadino onesto.

Lì 10 settembre 2007

Acmos, Libera e l’Associazione Antimafia Rita Atria, insieme in una tappa a Pisa Comments

Acmos, Libera e l’Associazione Antimafia Rita Atria, insieme in una tappa a Pisa

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E’ un boicottaggio?

Omertà e cultura stonano: potrebbe essere una “distrazione” anche verso il calabrese Masciari?

EdizioniLeSiciliane-Casablanca disorganizzazione.PDF