Pino Masciari 2.0
2.0
Scusate il silenzio. Ci siamo fermati per ricaricarci e riflettere: ripartiamo come e più di prima con un netto cambio di ritmo e di intenti.
Appunto: una delle prime domande che ci siamo posti noi amici di Pino Masciari è stato proprio definire meglio qual è l’intento del blog. Informare è quanto pensavamo fosse necessario, ispirati dalle parole di Pino che accolgono i lettori del blog ogni giorno.
Ma non basta, oramai la gente entra nel blog, lo legge, a volte commenta, ma pochi sono quelli che seguono con costanza l’evoluzione della storia di Pino. Piuttosto che addossare colpe agli altri preferiamo concentrarci sul comprendere i nostri limiti e su come superarli e questa pausa ci ha aiutato a ripartire con rinnovate energie.
Da oggi parafrasiamo la frase di Pino e diciamo:
“Ogni persona in più che SEGUE la mia storia mi allunga la vita di un giorno“.
Gliene abbiamo parlato a Pino ovviamente, non gli vogliamo attribuirgli parole non sue, e lui è pienamente d’accordo.
Da oggi questa sarà la nostra “linea editoriale”. Serve avere gente che abbia costanza nel seguire la sua storia e questo comporta da parte nostra maggior impegno e precisione per dare ai lettori modo di capire bene la storia di Pino e come poterlo veramente aiutare.
Perchè sia chiaro che ognuno di noi PUO’ aiutare Pino, è un potere che sta nelle mani di ogni singolo che viene a conoscenza di questa storia italiana unica nel suo genere.
Iniziamo a evidenziare due fatti: la situazione della famiglia Masciari può evolvere, perchè pretendiamo che il suo futuro migliori e non peggiori, in due modi. Un bivio.
Pino nella passata legislatura era stato estromesso dal programma di protezione con la motivazione che i processi che lo vedevano testimone erano terminati. Non è vero: è di oggi la notizia che il processo di Crotone non solo è in corso ma è pure posticipato, come tanti altri in ballo, con il rischio di raggiungere i termini di prescrizione. Lo abbiamo già visto.
I processi dunque ci sono, dire altro non corrispondeva e non corrisponde al vero!
La presenza di spirito di Pino, direi il suo grande istinto di sopravvivenza, lo spinse quindi a fare ricorso al TAR che dispose la sospensiva dell’estromissione dalla protezione in attesa di una sentenza. Ora: la sentenza del TAR deve essere data per legge entro 6 mesi dal ricorso, mentre è da 35 mesi che è in stallo.
Ecco il bivio per il miglioramento dell’esistenza di Pino:
- O la Commissione Centrale Ex art.10 L. 91/82 del Ministero dell’Interno concorda con Pino Masciari una soluzione definitiva di trattamento economico (che gli è DOVUTO per legge nei termini di ristabilire il tenore di vita antecedente all’ingresso nel programma di protezione), di sicurezza sua e della famiglia e quanto garantisca i suoi diritti costituzionali e umani
- O si sblocca la sentenza del TAR, quella paludata nella burocrazia, che sancisca quanto è in diritto a Pino Masciari.
Le leggi ci sono, i dispositivi pure, serve una decisione. E quella sta agli uomini, a cominciare dai parlamentari in Commissione, alla Magistratura e alle forze dell’ordine.
Da parte nostra, il famoso “dal basso“, possiamo far sapere loro che questa storia ci sta a cuore, che sapere lesi per più di dieci anni i diritti di chi denuncia reati gravissimi alle autorità giudiziarie non è ammissibile per chi come tutti noi crede nella Costituzione della Repubblica Italiana. Che è l’unico credo politico alla quale ci riferiamo.
E per rendere fattiva l’espressione di questa volontà, daremo a breve accesso a opportuni strumenti per manifestare pacificamente, civilmente e fermamente per il miglioramento della situazione ESISTENZIALE di Pino. Perchè parliamo della sua vita e di quella di sua moglie e dei suoi due figli.
Veramente: state con Pino, a presto!