‘Ndrangheta, sequestrate 2 scuole pubbliche – Anche l’istruzione vittima di questo cancro sociale!
2 scuole pubbliche sequestrate a Locri in Calabria. A circa 800 studenti è stato impedito di accedere alle aule data la misura restrittiva ordinata dalla Dda di Reggio Calabria e messa in atto dai carabinieri. Dal punto di vista operativo dato che gli immobili erano completamente abusivi (immobili che ospitano l’Istituto statale d’arte e l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato) nulla da eccepire, ma lasciare di punto in bianco 800 alunni senza alcuna alternativa, forse l’operazione poteva essere svolta in modi e tempi diversi dato che per molto tempo e sin dalla costruzione degli edifici, nessuno aveva controllato nulla. Se si arriva a bloccare anche l’istruzione, se la ‘ndrangheta riesce anche in questo allora siamo veramente alla fine. La scuola, l’istruzione è alla base di generazioni fondate sulla libertà e la legalità e se ciò viene meno, cosa potranno dire ai propri figli quelle 800 famiglie, che la ‘ndrangheta vince? Che lo Stato e il Ministro della Pubblica Istruzione intervengano immediatamente per ridare una doverosa ricollocazione a questi studenti, che la “Buona Scuola” non sia soltanto fatta di opuscoli e slogan pre elettorali.
‘Ndrangheta, sequestrate due scuole pubbliche abusive a Locri
Studenti bloccati prima di entrare negli istituti. Quindici i provvedimenti restrittivi. Le accuse vanno dalla truffa, all’abuso d’ufficio. Nel mirino dei carabinieri anche ex amministratori e funzionari del comune ai quali è contestato di aver agevolato la cosca Cordì
I carabinieri di Locri hanno sequestrato due immobili che ospitano l’Istituto statale d’arte e l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato, frequentati da circa 800 studenti, perché “totalmente abusivi”. L’ingresso degli studenti nei due istituti è stato bloccato questa mattina dai militari, che hanno anche eseguito 15 provvedimenti restrittivi, arresti e altre misure cautelari, su ordine della Dda di Reggio Calabria.
I provvedimenti – I destinatari sono accusati a vario titolo di truffa, abuso d’ufficio e frode nelle pubbliche forniture, reati tutti aggravati della modalità mafiose per i presunti rapporti degli indagati con la cosca di ‘ndrangheta dei Cordi. Sono state effettuate numerose perquisizioni personali e domiciliari anche nei confronti degli stessi indagati, e sequestrati beni per un totale di 12 milioni di euro. I provvedimenti eseguiti sono il frutto di un’attività d’indagine avviata nel 2015 dai Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Locri.
L’operazione – Gli immobili che ospitano l’Istituto statale d’arte e l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato sono stati sequestrate dai militari perché “totalmente abusivi”. I carabinieri hanno eseguito il loro intervento nell’ambito dell’operazione, ribattezzata “Euro-Scuola”.