IL RICCO “PADRONE” ED I SUOI UMILI SERVITORI, ECCO IL SEGRETARIO DI COLDIRETTI, “CORAGGIO ITALIA”!
In Italia puoi essere chiunque per essere nessuno se non sei qualcuno che in un modo o nell’altro non sei legato alla politica, e se lo sei allora si che fioccano i soldi a palate da tutte le parti, anche se sei il rappresentante dei contadini, dei produttori della terra che si spaccano la schiena (forse oggi un po’ di meno visto le tecnologie usate) per farci avere prodotti freschi direttamente dal produttore al consumatore, spesso però, per loro, a costi molto, troppo alti di produzione e con guadagni ancor più spesso irrisori. Ma non lo è per il suo rappresentante, il segretario generale della Coldiretti Vincenzo Gesmundo. Non lo è perchè pur rappresentando un’associazione di “coltivatori diretti”, il suo stipendio è da super manager di una qualsiasi mega società, oltre ad oneri contributivi e bonus. Stipendio d’oro che ovviamente si trasformerà in una lautissima buona uscita ed una pensione altrettanto dorata. Certo in un decennio in cui il paese ha visto crescere uno stato incredibile di crisi (e siamo solo all’inizio), dove la gente si suicida per aver perso il posto di lavoro, in un paese dove la produzione agricola ha avuto una micidiale decimazione a causa di un indiscriminato aumento dei costi di produzione ed un calo vertiginoso sul prezzo di vendita causato da una insulsa politica europea di importazione dei prodotti, in barba a tutto questo ed in barba come sempre alla gente onesta che lavora sodo, c’è sempre chi lucra sul sangue degli italiani. Se un domani doveste chiedere ai vostri figli cosa vogliano fare da grandi e la risposta altalenasse tra medico, avvocato, scienziato o addirittura astronauta, beh dissuadeteli da tutto ciò e convinceteli per conoscenza certa che il miglior “mestiere” è fare il rappresentante dei “contadini”, ma solo in Italia, dove è più che vivo il “sogno Americano” dove chiunque può diventare chiunque!
Coldiretti, al segretario nazionale uno stipendio da 18mila euro mensili
Lo hanno definito il “contadino milionario” per quello stipendio che – in tempi di crisi – fa davvero alzare più di un sopracciglio. Il segretario della Coldiretti Vincenzo Gesmundo ha incassato – solo nel 2014 – tra stipendio e buonuscita 1,8 milioni di euro, a questi si deve aggiungere anche il Tfr, circa 200 mila euro.
È la principale organizzazione agricola italiana ed europea con quegli oltre 1,6 milioni di associati. Ma la Coldiretti ora vanta anche un altro primato. Lo stipendio d’oro del suo segretario Vincenzo Gesmundo, definito in un’inchiesta de L’Espresso “Il contadino milionario”.
Andando a spulciare i dati ufficiali dell’Inps il settimanale ha scoperto che solamente nel 2014 Vincenzo Gesmundo ha incassato tra stipendio e buonuscita 1,8 milioni di euro, a cui si deve aggiungere anche il Tfr, che ammonta a circa 200 mila euro.
Fatti due conti negli ultimi 11 anni il dirigente ha guadagnato oltre 10 milioni di euro. Davvero una cifra record. Il segretario, uno dei dirigenti più influenti della Coldiretti, dopo aver preso il super bonus non ha nemmeno lasciato l’associazione, ma ha cambiato tipo di rapporto di lavoro, passando da un contratto a tempo indeterminato a tempo determinato: ora prenderà 224 mila euro netti l’anno.
Calcolatrice alla mano, si tratta di oltre 18 mila euro al mese. Davvero uno stipendio niente male per il segretario dell’associazione che rappresenta il 65 per cento delle imprese agricole iscritte alle Camere di Commercio che fanno parte delle associazioni di categoria. Giancarlo Colombi, presidente di Coldiretti Bergamo, sentito da Bergamonews, non ha voluto rilasciare dichiarazioni “Non sono a conoscenza di questa inchiesta e non intendo commentare dati che non conosco”.