ILDECLINO DI QUEST’ITALIA, DI CHI E’ LA COLPA?

Disoccupazione in continuo aumento, soprattutto quella giovanile. Crisi industriale con continui tagli del personale che significa intere famiglie per strada senza la possibilità di vivere in modo dignitoso. Imprenditori, ma non solo, che dinnanzi ad una situazione di estremo disagio non reggono e si tolgono la vita. Immigrati clandestini accolti, sfamati, pagati e ai quali viene concesso più di quanto ad un italiano povero venga dato, campi rom ai quali tutto sembra esere dovuto e nel più totale degrado, furti, stupri e violenze di ogni tipo che si susseguono quotidianamente, mafie e delinquenza di ogni tipo che proliferano serenamente senza che nessuno faccia qualcosa di veramente serio, una lotta alle mafie iniqua ed inefficiente per la quantità di ipocrisie e inutili azioni, corruzione infinita, una città come Roma che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del nostro popolo ed invece che degrada sempre di più da “Caput Mundi” a “Caput…e basta”!

E’ difficile poter dire di chi sia la colpa del declino di una nazione come l’Italia. In molto la darebbero ai politici, al modo in cui ci Governano e gestiscono il paese, e sarebbe assolutamente verosimile. Altri direbbero che sia dell’Europa, che con la sua politica sull’austerity ci ha lentamente portato, nell’ultimo decennio, ad una situazione di quasi totale servilismo di altre nazioni più forti come Germania o Francia. Altri ancora direbbero che è colpa della crisi che ha colpito gran parte del mondo, altri ancora della globalizzazione. Ma in pochi sarebbero pronti ad ammettere che se la colpa è della politica e dei suoi politicanti, dell’Europa, della crisi e della globalizzazione tutti messi insieme, la colpa principale e di noi italiani che abbiamo permesso a questa classe politica, votandoli, di poterci gestire in così malo modo. Si perchè uno Stato, qualsiasi esso sia, è composto di persone che si trovano li perchè è stato il popolo a farlo ed oggi ha paura o non ha la capacità di imporsi per far si che le cose cambino! Lo Stato siamo noi, non dimentichiamolo mai!!!