Cade da un’impalcatura, operaio muore nell’Aquilano. Pino: “Fermiamo questa mattanza”
“325 morti bianche nel primo quadrimestre del 2012. Più di 1000 all’anno. Provo sconcerto e disgusto nel leggere questi dati, la cui gravità mi spinge a dire che un Paese civile e moderno non può accettare questa mattanza in silenzio.
E’ del tutto evidente che non si rispettano le regole minimali di sicurezza: tanto a rimetterci sono sempre i lavoratori, sfruttati e vessati. L’operaio morto nell’Aquilano era romeno: stava lavorando anche il Primo Maggio. Non è tollerabile che a pagare siano i più deboli: giovani e migranti. Le morti bianche sono una ferita profonda alla democrazia perchè testimoniano il degrado a cui la nostra società è arrivata”.
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Fonte: Ansa – La vittima è un operaio romeno, Vasile Copil, di 51 anni, che stava lavorando in un cantiere a Rocca di Cambio, nonostante la giornata di festa.
L’AQUILA – E’ caduto dall’impalcatura al terzo piano di palazzo nell’Aquilano ed è morto nel giorno della Festa del Lavoro. La vittima è un operaio romeno, Vasile Copil, di 51 anni, che stava lavorando in un cantiere a Rocca di Cambio, nonostante la giornata di festa.
L’operaio, dipendente della cooperativa ‘Rocca di Cambio’ di Roma, si trovava nel cantiere di un residence alla periferia del paese. Copil si è sporto per prendere alcuni materiali all’impalcatura del piano superiore, perdendo l’equilibrio e cadendo a terra.
A dare l’allarme è stato un altro operaio. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso del 118 dell’Aquila, ma l’uomo è morto pochi minuti dopo l’arrivo dei sanitari. Il cantiere è stato posto sotto sequestro dai carabinieri.