Lettere e Mail – Pagina 47 – Blog degli Amici di Pino Masciari

Categoria: Lettere e Mail

Appello per salvare la testata CASABLANCA Comments

Appello per salvare la testata CASABLANCA

Appello da Ritaatria


Abbiamo deciso di non rassegnarci al fato e al fatto che molti vorrebbero che Casablanca chiudesse.
A chi dice che se difendiamo Casablanca dobbiamo difendere gli altri diciamo che al momento non esiste un giornale che racconta le storie così come le racconta la redazione di Casablanca che, per chi non lo sapesse, è una parte consistente di quella de I Siciliani di Pippo Fava.
Ci lamentiamo spesso del fatto che non troviamo giornali degni dell’art. 21.
Se crediamo veramente in ciò che affermiamo, diamo un segno forte e aiutiamo anche con una piccola donazione il mensile Casablanca che rischia di chiudere.
In molti saranno felici se l’ennesimo tentativo editoriale di quei Siciliani senza padrone e senza “rispetto” fallisce… noi lotteremo fino alla fine per far sì che la lotta alle mafie si concretizzi nel risultato più alto.

Sulla pagina trovate come effettuare una donazione via paypal.

Lettera aperta al sindaco di Pisa Comments

Lettera aperta al sindaco di Pisa

Foto by only alice

 

Dopo la curiosa vicenda della tappa di Pisa della Carovana del Cuore, dove la piazza allestita fino alla mattina viene smontata poco prima dell’evento, gli organizzatori della Carovana scrivono al sindaco di Pisa.

Egregio Sindaco Fontanelli,

Ci spiace doverLe segnalare che la tappa pisana della Carovana della Memoria ha rischiato di fallire per l’inaudito e sconcertante boicottaggio posto in essere dai Suoi Uffici.

Alle ore 16.00 di sabato scorso 21 Luglio ci veniva ancora confermata la disponibilita’ di piazza della Pera (come indicato nei volantini con il patrocinio ottenuto dal Comune) la quale avrebbe dovuto essere attrezzata – nelle assicurazioni ricevute dall’Ufficio e secondo gli accordi preventivi intercorsi tra i nostri rappresentanti, il segretario ed il portavoce del Comune – con sedie ed impianto fonico per lo svolgimento di interventi preceduti dalla esibizione di un complesso musicale di 16 elementi giunti appositamente da Torino.

Il patrocinio concesso dalla Amministrazione pisana alla iniziativa della Carovana – voluta dalla ACMOS Piemonte, dalla Associazione Rita Atria e dalla Associazione Libera -, la significativa presenza del Presidente dell’ANPI Pisana, e di un testimone di giustizia come Pino Masciari – intervenuto per comunicare alla Cittadinanza la fiducia nei valori di resistenza alla cultura mafiosa nonostante da anni egli sia costretto a vivere sotto scorta e lo Stato non abbia saputo fino ad oggi garantirgli i modi di poter continuare a svolgere la sua attivita’ di imprenditore (rendendosi di fatto funzionale alla sua “eliminazione”, secondo le attese dei poteri mafiosi e corrotti contro cui egli si e’ schierato) -, avevano inoltre fatto sperare almeno in una presenza istituzionale alla serata.

Nulla di tutto questo. Alle ore 17.30 abbiamo dovuto constatare che non esisteva impianto fonico; mancavano le sedie (che pure erano state sulla piazza fino al mattino, come ci confermava un commerciante della piazza), e i referenti comunali risultavano inizialmente irrintracciabili, per poi rimandare a contatti telefonici con persone che risultavano non raggiungibili o indisponibili a qualsiasi intervento. Di rappresentanze comunali neppure l’ombra

Non e’ la prima volta che questo accade, a Pisa, su temi forse troppo scottanti e troppo sdrucciolevoli per un potere politico amministrativo a volte troppo impegnato a non creare disturbo a chi aspira a gestire occultamente le realta’ del territorio piuttosto che difendere ed onorare la natura democratica che pure di se’ vorrebbe accreditare.

Ci risulta che sia gia’ accaduto nel 2005 quando con lo stesso metodo venne fatto fallire un convegno sulla morte impunita del paracadutista Emanuele Scieri. Disturbare ancora una volta la Folgore era forse troppo per la Sua Amministrazione che pure tante dichiarazioni di impegno per una piena Verita’ ed una rapida ed equanime Giustizia aveva pronunciato su quella turpe vicenda?

Si e’ tentato di far fallire oggi una libera manifestazione di civilta’ democratica e di cultura antifascista e dunque (come ha sottolineato nel suo intervento il Presidente dell’ANPI) una cultura antagonista di ogni Mafia, di ogni discriminazione e di ogni ossequio ai poteri che non siano quelli dell’alveo della legalita’ democratica.

Fortunatamente la reazione determinata degli organizzatori della Carovana, la disponibilita’ dei gestori di un bar della piazza a mettere a disposizione la propria energia elettrica, e la nostra comune volonta’ di Resistere comunque ad ogni tipo comportamento discriminatorio tipico di una “cultura di mafiosita’”, come diceva il Giudice Borsellino, anche quando sia posto in essere da uomini delle Istituzioni, ha consentito di svolgere comunque la manifestazione prevista, sebbene una profonda amarezza abbia percorso gli interventi ed abbia segnato gli sconcertati cittadini intervenuti. Ci siamo un po’ sentiti come i sindacalisti siciliani dei primi del 900 costretti a tenere comizi solitari in piazze semideserte e da palchi costituiti da una sola sedia.

Vorremmo sperare in un Suo pubblico e formale gesto di scuse alla Cittadinanza Pisana, per una umiliazione ingiustificata ed ingiustificabile, che cade proprio nei giorni della commemorazione dei Giudici Falcone e Borsellino e degli uomini delle scorte.

Scuse che riteniamo doverose verso i Suoi Cittadini e verso i Promotori della Carovana, piuttosto che verso di noi organizzatori e promotori locali della tappa pisana della Carovana, abituati purtroppo a conoscere il disprezzo, l’umiliazione e la emarginazione di poteri che sembrano non conoscere piu’ “il dolce sapore dell’onesta’ a confronto del puzzo della corruzione, della contiguità’ e della collusione, quindi della complicita’, con i poteri criminali mafiosi”, secondo le parole che il Giudice Borsellino pronuncio’ nel fare memoria dell’amico fraterno Giovanni Falcone del quale avrebbe condiviso, dopo poco, la terribile esecuzione di una feroce condanna a morte.

Accetti i nostri saluti di rispetto istituzionale, mentre restiamo in fiduciosa attesa di un gesto di dissociazione dai comportamenti dei Suoi Uffici.

Le Associazioni Organizzatrici
della tappa pisana
della Carovana della Memoria
dedicata a Rita Atria

qui il documento ufficiale, grazie come sempre a ritaatria.it

Carissimi amici del Meetup-Beppe Grillo di Torino. Comments

Carissimi amici del Meetup-Beppe Grillo di Torino.

 

Carissimi amici del Meetup-Beppe Grillo di Torino.

Sento il dovere di comunicarvi la mia sentita gratitudine per l’enorme aiuto e sostegno che mi date.

Non potete immaginare per una persona come me che per anni è stata soffocata dalla condizione forzata della solitudine e dalla estraneità a ciò che gli apparteneva, quanto sia importante percepire la forza dell’amicizia, la condivisione e la comprensione di una situazione ( ahimè!) anomala e rara, situazione che io stesso faccio fatica a capire e a sostenere. Il sentirmi accolto nei miei intendimenti, mi ha dato l’entusiasmo e l’energia di continuare un percorso faticoso e arduo, un percorso che fino a poco tempo fa ho condotto nei peggiori dei modi, da solo! (difficoltà questa che non mi ha sicuramente piegato alla rassegnazione)

Non vi nascondo che ho sempre sperato di incontrare sulla mia strada persone come voi, impegnate e attive, per cercare di fare luce sui numerosi coni d’ombra che ci circondano.

Io lo sapevo che c’eravate!

Persone che sentono anche loro disgusto e ribellione verso l’enormità e l’attualità di un sistema di malvivenza che fagocita ogni realtà, ogni sfera individuale e collettiva e dunque non risparmia nessuno. La percezione di disgusto e di ribellione sono le stesse che ho provato tanti anni fa, quando mi sono ribellato al sistema che mi rendeva vittima indifesa. Vi prego continuiamo a sentire sempre più indignazione, affinché altri con l’esempio passino dalla rassegnazione all’azione di prendere coscienza che non tutto è perduto.

Vi chiedo accoratamente di starmi vicino (di sopportarmi) perché sono consapevole ora più che mai che il percorso intrapreso si prospetta per me e la mia famiglia ancora più pericoloso.

Nell’attesa di rivedervi presto, abbraccio affettuosamente te Andrea Sacco, Tina, Laura, Roberto, Filippo, Daniele, Federica, Ziffo, Anna , Paola, Melina, Sara, Rosario, Elena, Paola, Clara, Andrea Sun e tutti gli altri.

Da Pino, Marisa, Francesco e Ottavia Masciari

La risposta di Pino agli amici di Beppe Grillo di Catanzaro Comments

La risposta di Pino agli amici di Beppe Grillo di Catanzaro

Gli amici di Beppe GrilloGli amici di Beppe Grillo di Catanzaro

Carissimi amici del meetup di Catanzaro,

non potete immaginare la gioia che ho provato nel leggere la vostra lettera: un raggio di sole proveniente dalla Calabria ha rafforzato in me l’orgoglio di essere calabrese.
E’ vero, mi avevate dimenticato, la mia terra mi ha ignorato, e questa è stata tra le sofferenze una delle peggiori. Le circostanze mi hanno portato a dover abbandonare la mia terra, quasi in una forma vile, fuggire … ma io non volevo fuggire, io con voi volevo trovare la forza di andare avanti, insieme! Non mi è stato concesso! E anche se la mia storia rappresenta un aspetto triste della Calabria, vi assicuro che non ho mai smesso di confidare e di sperare che i miei conterranei un giorno avrebbero risvegliato i sentimenti migliori, o meglio “l’impegno e l’entusiasmo di chi, stanco di subire ed arrendersi allo status quo, inizia a reagire“.
Io so che la Calabria è fatta di tanta gente onesta che spera in un immediato futuro di libertà, di riscatto dall’oppressione mafiosa. Dico questo perché vi conosco, le mie origini sono le vostre origini, fate parte di me, come io di voi, nel modo di pensare, di esprimersi, di agire.
Mi scrivete che “la tua Catanzaro sta rispondendo con entusiasmo al tuo messaggio, che finalmente qualcosa si muove”. La gioia di cui ho scritto prima è scaturita proprio da queste parole, vale a dire che il mio sacrificio almeno è valso a qualcosa, perché se le cose devono cambiare è necessario che lo spirito di azione e d’impegno nasca proprio dalla nostra terra, non delegando ad altri ciò che ognuno di noi deve fare. Se si prende coscienza che stando così le cose non ci potrà essere sviluppo e opportunità per il futuro, con questo spirito di convinzione l’impegno trova concretezza e trova il supporto di gruppi e associazioni che vogliono fare rete per lavorare insieme.
Vi dico questo perché io ho ricevuto in questi anni il supporto prezioso e gratuito di Associazioni, Gruppi che hanno già individuato le modalità per contrastare le numerose forme di illegalità e inciviltà diffuse nel nostro paese.
Sono felice di comunicare con voi, di condividere percorsi e individuare iniziative, di camminare insieme , augurandomi che un giorno possa raggiungervi ed incontrarvi nella nostra Calabria.

Un grazie di cuore e un abbraccio a tutti voi da Pino Masciari

Lettera dagli Amici di Beppe Grillo di Catanzaro Comments

Lettera dagli Amici di Beppe Grillo di Catanzaro

Carissimo Pino,

ti scriviamo a distanza di un mese dalla bella serata del 5 giugno scorso, una delle rare occasioni in cui hai potuto parlare da cittadino libero, quale sei, della tua assurda vicenda.
Quella sera, nel corso dello spettacolo di Grillo, la tua telefonata ci ha messo di fronte alla tua triste realtà (una delle tante tristi realtà che circondano il vissuto quotidiano di ciascuno di noi) che avevamo dimenticato.
Insieme con esse avevamo dimenticato te, il tuo coraggio, il tuo esempio.
Quella telefonata, che ciascun calabrese onesto avrebbe dovuto fare a te, per esprimerti la propria solidarietà ed il proprio incoraggiamento, l’hai fatta tu a noi, per dirci che nonostante tutto non ci hai dimenticato, che nonostante tutto continui ad amare la tua terra ed i tuoi concittadini. Una grande lezione di umiltà, di sapienza, di umanità, di maturità.
Con quella telefonata hai richiamato ciascuno di noi alle proprie responsabilità.
Ti scriviamo a distanza di un mese perchè non volevamo farlo sull’onda dell’emozione e della spettacolarizzazione, strumentalizzando la tua vicenda, ma con la giusta serenità e pacatezza che la situazione richiede.
Ti scriviamo a distanza di un mese perchè non volevamo scrivere frasi banali, di circostanza, non volevamo sommergerti di belle e vuote parole (come ne avrai sentite tante fino ad oggi) ma abbiamo preferito lasciare maturare in noi i sentimenti migliori, quelli veri, che provengono dal cuore.
Ti scriviamo a distanza di un mese perchè volevamo attendere le reazioni dei giovani presenti allo spettacolo ma soprattutto, invece delle belle parole, preferivamo riportarti l’impegno e l’entusiasmo di chi, stanco di subire ed arrendersi allo status quo, inizia a reagire.
Dal 5 giugno ad oggi circa 40 ragazzi e ragazze si sono iscritti al nostro sito, abbiamo raggiunto quota 187 iscritti, siamo il primo Meetup in Calabria ed anche quello più attivo e “tosto”.
Volevamo comunicarti che la tua Catanzaro sta rispondendo con entusiasmo al tuo messaggio, che finalmente qualcosa si muove.
E’ una bella gioventù quella che guardiamo negli occhi durante i nostri incontri che fa ben sperare per il futuro prossimo.
Ci stiamo opponendo all’attivazione di una centrale turbogas a Simeri Crichi che rischia di danneggiare seriamente quel territorio che tanto ami e la salute dei suoi cittadini; stiamo lavorando alla realizzazione di un sito che promuova i comuni più virtuosi nella nostra provincia in termini di ambiente, energia, nuove tecnologie, risorse idriche e assitenza sociale. Stiamo svolgendo un ruolo di sentinelle sul territorio per salvaguardarlo dai disastri ambientali.
Infine, stiamo valutando l’opportunità di organizzare un grande raduno, nella nostra bellissima Sila, con i giovani universitari e delle scuole medie superiori per comunicare loro che insieme possiamo fare molto per cambiare questo territorio.
Tutto ciò può sembrare, e forse lo è, una goccia nel mare ma prima questa goccia non c’era, adesso c’è e noi la reputiamo un grosso passo avanti.
I giovani stanno prendendo coscienza della necessità di fare rete, di unirsi, perchè solo così è possibile resistere agli attacchi di chi vuole impedire la crescita sociale e civile dei calabresi. Oggi abbiamo una grande tecnologia, Internet, che ci permette (a noi ed a te) di farlo. Abbiamo strumenti fino a pochi anni fa impensabili e potenzialità enormi, si tratta solo di crederci. I giovani, inoltre, stanno prendendo coscienza di ciò che il loro territorio rappresenta: l’unica e principale risorsa che ci rimane e che va difesa strenuamente.
Ci piace l’idea di ospitare le tue riflessioni sul nostro sito, quando riterrai opportuno farlo. E’ un modo per comunicare con la tua Catanzaro e per uscire dall’isolamento in cui qualcuno vorrebbe tenerti.
Ci piace l’idea di poterti inviare periodicamente un resoconto delle nostre battaglie, dei nostri successi, dei nostri passi avanti. Ci piace pensare che il Meetup possa assumere come impegno morale quello di non deludere le tue aspettative, le tue speranze che poi sono quelle di ciascuno di noi.
Ci piace pensare di poterti telefonare un giorno per dirti che ti stiamo aspettando.

Massimiliano Capalbo
Organizer Meetup
“Amici di Beppe Grillo” di Catanzaro